martedì 29 maggio 2012

Nei luoghi

Sono molti i luoghi collegati all'azione di manipolare; vengono subito in mente vari laboratori più o meno moderni che si occupano della manipolazione fisica degli oggetti. Nei tempi più antichi i luoghi di lavoro di artigiani, fabbri e tutti coloro dotati di "ingenium" erano le sedi in cui si verificava l'atto di manipolazione di oggetti; successivamente sono nate le botteghe e con lo sviluppo della scienza sono nati i primi laboratori scientifici, non più proprietà di un singolo ma generalmente luoghi di lavoro per numerosi esperti che spesso condividono finalità e mezzi.

zoom Oggetti ritrovati presso la "Casa del fabbro" a Pompei

 Esempio di bottega

I laboratori scientifici si collegano anche al tema della manipolazione genetica, diffusasi in particolare negli ultimi anni (il caso emblematico è rappresentato dalla celeberrima pecora Dolly).


Un passo intermedio tra la manipolazione fisica originale e quella genetica è rappresentato dalla manipolazione diretta sugli essere umani, ottenuta senza modificarne la genetica. Faccio riferimento dunque alla sempre più diffusa chirurgia plastica, alla quale fa ricorso un numero sempre maggiore di pazienti. Alcuni di essi vi ricorrono in seguito a gravi incidenti che richiedono una costruzione di determinate zone del corpo, mentre altri semplicemente per modificare parti del loro corpo che non ritengono perfette e che, nel più delle volte, rappresentano un disagio psicologico assai rilevante.

 Lettino del chirurgo plastico

Per quanto riguarda la manipolazione mentale è difficile trovare dei luoghi veri e propri che la rappresentino; ho scelto dunque di riportare alcuni esempi che sono considerati più degli strumenti attraverso i quali avviene  il tentativo di convincimento che dei luoghi.
La televisione, "luogo" e mezzo di comunicazione (e manipolazione)


I manifesti propagandistici sono un altro mezzo (e luogo in certi sensi) con i quali si verifica la manipolazione




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